domenica 24 gennaio 2021



          Licata sorge sulla costa centro meridionale della Sicilia, all’estremo limite orientale della provincia di Agrigento, tra Gela e Palma di Montechiaro. La città si adagia sulle falde orientali del monte Ecnomo che con la sua tozza mole è una vera e propria isola incuneata tra il mar Mediterraneo a sud e le due foci del fiume Salso ad oriente ed occidente, per poi distendersi nell’ampia piana alluvionale che si allarga a ventaglio dal mare fino all’anfiteatro di colline a nord.

          Per questa sua felice posizione, il sito fu prescelto sin dall’antichità da diversi popoli -  dai Fenici, ai Greci e Romani, fino alle più recenti diverse dominazioni - che diedero vita ad una civiltà antichissima - le cui radici affondano nella preistoria - frutto di diverse stratificazioni.

         Tutte le guerre in territorio licatese vennero dal mare. Tanto per citarne una, basti ricordare la guerra punica, svoltasi nello specchio d’acqua a ovest di Licata, in cui la flotta romana al comando dei consoli Manlio Vulsone ed Attilio Regolo affrontò lo scontro con i Cartaginesi. In epoca più recente Licata dovette sostenere il ripetuto assalto di galeoni Francesi, Inglesi, Turchi. Difatti e non a caso lungo la linea costiera sorsero le torri di avvistamento, che costituirono un baluardo contro eventuali invasioni dal mare; invasione che si ripeté durante la II guerra mondiale 
( da C. Zangara  10 luglio 1943 Lo sbarco americano nelle testimonianze dei Licatesi. La Vedetta editrice 2001) 



ORE 11 DEL 10LUGLIO 1943
Sul pennone del Palazzo di Città sventolano: la bandiera americana, italiana  e inglese 
 

ANNI '40-'50


 ANNI '30 
SULLA TORRE SI NOTA LA LAPIDE MARMOREA DEL PERIODO FASCISTA  RIMOSSA 
SUBITO DOPO LO SBARCO ALLEATO
















 PERIODO FASCISTA 

Archivio  Francesco Privato

 


L’attuale Piazza Progresso  durante il ventennio fascista.

All’indomani dello sbarco alleato l’Amgot  sostituì del tutto  l’apparato amministrativo, economico e sociale  provvedendo in primis a cancellare  le scritte di propaganda fascista dagli uffici pubblici,  rimuovendo  le lapidi commemorative e   dando  nuova intitolazione a Vie e piazze.

Piazza Littorio prese il nome di  Piazza Progresso


                                             Piazzetta Elena








Carmela Zangara
Share:

0 comments:

Posta un commento