sabato 19 febbraio 2022

 I Parte 

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martedì 1 febbraio 2022

 


Non tutti sanno che durante la seconda guerra mondiale vennero arruolati anche dei cani addestrati per il combattimento.  Per l’esattezza 10425 i cani facente parte del  K-9 Corps,  un corpo speciale nato in America grazie ad alcuni volontari che all’entrata in guerra dell’America  reclutarono diverse razze di cani addestrandoli per la causa bellica - a partire dal  marzo del 1942 -per il servizio di pattugliamento, ricognizione, ricerca antimine e messaggerie.

Uno dei 1000 cani di ricognizione affidati ai  Marines della VII armata Usa ,  un pastore tedesco, incrocio tra Colli e Husky, si chiamava   Chips.  Donato nel 1942 dal  signor  R Eduward J. Wren  di New York alla forze armate Usa, dopo l’addestramento era stato assegnato alla   guida del soldato   R.. Rowell  della terza divisione di fanteria.

Partito dall’America alla fine del 1942 alla volta dell’ Africa Settentrionale prima per partecipare all’operazione Torch e della Sicilia poi,  il 10 luglio del 1943  durante  l’ operazione Hushy fu protagonista di un’eroica vicenda

Il reparto cui era aggregato  - il  3° plotone di polizia militare del  30° reggimento di fanteria alla cui guida era il colonnello Rogers- era arrivato al largo della costa licatese con l’immensa flotta Usa formata da ben 1200 imbarcazioni.

Durante l’assalto anfibio della Joss force del generale B. Lucien Truscott il 30°doveva riversarsi sulla  spiaggia azzurra, la più orientale delle zone di sbarco di Licata, compresa tra  punta Due Rocche e Poggio di Guardia.

Sbarcato con le prime truppe di assalto il 3° plotone di Chips aveva appena messo piede sulla battigia e percorso   più o meno 400 m.   quando si ritrovò sotto il tiro di intenso fuoco nemico proveniente da un nodo di mitragliatrice di una vicina postazione.

(Verosimilmente potrebbe trattarsi della postazione che sta oltre la linea ferrata a monte di Punta Due Rocche, oppure dell’altro fortino posto sul poggio recentemente urbanizato con villette, appena oltre il Serenusa Village, postazioni difese da reparti italiani del 390°  battaglione del 139° reggimento della 207° Divisione costiera. )

Istintivamente i fanti del plotone Usa si buttarono a terra per ripararsi dal tiro, invece Ckips-che procedeva al guinzaglio -  strattonandosi  dalla presa del suo padrone,  si lanciò verso  la postazione, avventandosi sul militare che disarmò  facendo cadere  l’arma a terra,  trascinandolo  poi fuori sotto gli occhi esterrefatti degli altri tre soldati.

Uno di loro sfoderò la pistola e sparò al buio diversi colpi verso il cane raggiungendolo per fortuna soltanto di striscio, ferendolo tuttavia alla spalla e al cuoio capelluto.  

All’ improvviso silenzio che seguì, i fanti Usa, dopo un primo momento di disorientamento, si portarono verso la postazione dove il soldato Rowell  fischiando raggiunse Ckips che  trovò con la  preda afferrata per il collo  e  gli altri  tre militari con le mani in alto in segno di resa.

Chips li aveva salvati. Aveva combattuto eroicamente rischiando la vita e compiendo un’azione risolutiva per liberare la strada dell’avanzata in quella che era una difficile prima linea.   .

In segno d riconoscenza il generale Truscott, saputo dell’atto eroico, assegnò a Chips la medaglia al valore sul campo insieme al cuore viola per le ferite riportate.

La vicenda divulgata dalla stampa statunitense infiammò l’America e fece di   Chips un eroe ma aprì un dibattito   tra favorevoli e contrari all’assegnazione dell’onorificenza. Poiché prevalse la tesi che le medaglie dovevano essere  assegnate soltanto agli umani,  Chips perse i riconoscimenti. 

Malgrado la ferita mai rimarginata Chips continuò a seguire il 30° reggimento Usa sino alla fine della guerra partecipando alla successiva campagna d’Italia e di Francia,  distinguendosi sempre e ricevendo incarichi di alto prestigio per la salvaguardia di personaggi quali il generale Eisenhower o  Churchill.

Rientrato in Patria nel 1945 fu restituito al suo legittimo padrone.

Finalmente nel gennaio del 2018- in occasione del settantacinquesimo anniversario della Conferenza di Casablanca - gli Inglesi conferirono a Chips  la Dickin medaglia, la massima onorificenza consentita agli animali- consegnata nelle mani del settantaquattrenne figlio del signor Wren, sancendo formalmente il valore dell’azione di Chips, entrato per sempre nella storia.

La notizia ebbe grande risonanza anche in Italia e fu riportata su molti quotidiani nazionali tra cui Il Sole 24 ore e La Stampa ma non sulle testate della Sicilia  dove i fatti erano avvenuti.

 

Carmela Zangara

 

 

 

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